LA TANZANIA – Introduzione su Africa, il continente Africano e le sue risorse; seguono Scheda Paese e Opportunità in Tanzania
L’Africa nel suo complesso rappresenta un’enorme bacino di risorse naturali a cui si aggiungono i vantaggi legati alla variegata meteorologia che riesce ad assicurare produzioni agricole caratteristiche dei climi temperati. Per colture come per esempio ortaggi, mais, vite si assiste a raccolti abbondanti, come abbondanti sono le varietà di frutti tipici di questi climi tropicali ed equatoriali. La posizione geografica del continente africano, completamente circondato dal mare, comporta enormi vantaggi per la comunicazione con continenti e stati.
La pratica della pesca ovunque praticabile con risultati tangibili nella totalità dei casi rappresenta una grande risorsa aggiuntiva.
Nonostante ciò il livello di sviluppo dei vari stati del continente africano sono distanti; ancora un numero ridotto di nazioni africane riesce a “dialogare” e confrontarsi con l’occidente.
Forti squilibri di carattere economico, politico, religioso, sanitario, culturale rallentano il desiderio e le concrete possibilità degli stati e degli individui di crescere. Sembrerebbe impossibile da credere eppure nazioni come la Libia, il Kenia, il Sud Africa, che possiedono tutte le potenzialità per decollare, sono in agitazione costantemente per motivazioni di carattere politico, razziale e religioso.
UN’ECCEZIONE: LA TANZANIA
Dopo aver preso in esame i paesi dell’area francofona dell’Africa (Marocco, Ghana, Guinea, Senegal) si fa la scelta di concentrare l’attenzione su un paese anglofono: la Tanzania.
DATI SINTETICI
- Popolazione in Tanzania: circa 47 milioni di persone;
- Capitale: Dodoma;
- Forma di governo: Presidenzialismo LINK SITO GOVERNO;
- Moneta: scellino tanzaniano;
- Lingue ufficiali: swahili, inglese;
- PIL prodotto interno lordo: 79,29 miliardi USD $
- PIL procapite: 1713 USD $
- Termini di copertura assicurativa SACE: con condizioni;
- La Tanzania appartiene ed è tra i paesi fondatori della WTO;
- Insieme a Kenia e Uganda, la Tanzania è membro dell’East African Community, costituita il 30/11/1999;
- Tramite “Africa Growth and Opportunity Act” la Tanzania dispone di accordi commerciali e di un trattamento preferenziale per esportare negli Stati Uniti;
- La Tanzania aderisce al “Convention Establishing the Multilateral Investment Guarantee Agency” (MIGA), inoltre membro di “International Centre for the Settlement of Investment Disputes”; la Tanzania ha anche firmato con l’Italia nel 2001 l’accordo di promozione e protezione degli investimenti esteri;
PUNTI DI FORZA DELLA TANZANIA
PRESIDENZIALISMO E CLIMA DI PACIFICA CONVIVENZA
Ex colonia Commonwealth, trova enorme giovamento dalla colonizzazione tedesca, in seguito alla prima guerra mondiale e dal dominio inglese dal 1964, a cui segue la proclamazione dell’indipendenza della Tanzania, che diventa così una Repubblica Presidenziale, con la figura carismatica di “ Padre Nyerere” che viene ancora ricordato come “L’uomo che ha dettato la via da percorrere” riuscendo a dare un esempio di fratellanza e pace, creando le condizioni per una convivenza e una buona armonia tra l’Islamismo e il Cristianesimo, le due religioni principali.
SCELTE ECONOMICHE E POLITICHE PER ATTRARRE GLI INVESTIMENTI ESTERI IN TANZANIA
Medesima impostazione hanno seguito i suoi successori, incluso il presidente in carica, a cui si può attribuire anche il grande merito di aver predisposto le condizioni politiche ed economiche per favorire ed incrementare l’ingresso nel paese di investimenti e capitali stranieri.
Tutti gli investimenti esteri nel paese sono regolamentati dal Tanzania Investment Act del 1997, mediante il Tanzania Investment Centre un’agenzia governativa che ha la funzione di coordinare e promuovere gli investimenti, fornendo assistenza alle imprese e agli investitori esteri.
Esiste anche il Certificate of Incentives, che certifica in modo ufficiale lo status di investitore in Tanzania.
Per le concessioni minerarie e petrolifere sono richieste delle autorizzazioni secondo quanto previsto dal “Mining Act” del 1998.
Il capitale minimo in equity da investire per progetti che prevedano il controllo da parte di investitori esteri al 100% è 300.000 USD $ mentre per costituire una società con socio / i di maggioranza tanzani o con controllo tanzano, il capitale minimo richiesto è di 100.000 USD $.
Ci sono differenti forme di incentivi e agevolazioni a seconda del settore e dell’impatto dell’investimento estero sull’economia locale.
QUALI SONO I VANTAGGI PER L’INVESTITORE ESTERO
- Essendo la Tanzania membra del “Multilateral Investment Guarantee Agency” e del “International Centre for Settlement of Investment Disputes” vi è completo riconoscimento della proprietà privata e tutela degli investimenti esteri; inoltre è possibile trasferire all’estero il 100% degli utili e anche del capitale in valuta;
- Attraverso l’istituzione delle ZES “Special Economic Zones”, la Tanzania dispone di agevolazioni fiscali e produttive sugli investimenti, in aree dislocate in 25 punti del Paese;
- Annullamento o fortissima riduzione dei dazi sui materiali introdotti nel paese collegati alla società costituita;
- Detrazioni del 100% delle spese legate a macchinari, impianti, edifici e strutture nell’ambito agricolo;
- Proroga del pagamento IVA su beni immobili;
- Completo rimborso DAZI sulle materie prime importate;
- Eliminazione IVA sui manufatti esportati;
- Possibile detrarre e con favorevole trattamento il deprezzamento sui beni capitali;
- Per il settore minerario, non si recupera la rivalutazione annuale investimenti in conto capitale;
- Le perdite nella gestione di una attività, possono essere detratte ai fini fiscali anche l’anno successivo per un periodo di 5 anni, per il settore minerario anche indefinitamente;
- Agevolazioni e pratiche velocizzate per quanto riguarda permessi ed autorizzazioni;
- Permesso di poter avere espatriati nella gestione aziendale;
- Altre agevolazioni secondo il settore e la tipologia di progetto.
I SETTORI TRAINANTI IN TANZANIA
L’economia della Tanzania risente fortemente della vocazione del paese verso la produzione agricola, che costituisce circa il 50 % del PIL, nonostante per via delle condizioni climatiche e della conformazione territoriale le zone coltivate sono solo il 4 % del totale.
I principali prodotti agricoli sono: tè, caffè, cotone, piretro (estratto dal crisantemo insetticida naturale), sisal, tabacco, anacardi, mais, chiodi di garofano, grano, tapioca, banane, frutta.
Anche l’allevamento di bovini e caprini, rappresenta un settore in fase di sviluppo che occupa quasi l’80% della popolazione.
La pesca di tonno e sardine per esportazione nelle acque interne costituisce un altro settore rilevante per la Tanzania.
L’ambito estrattivo nella fattispecie oro, diamanti e sale rappresenta un settore in espansione, nel paese si trovano anche modeste quantità di minerali ferrosi, carbone, tungsteno, piombo, caolino, magnesio e fosfato.
IL SETTORE MINERARIO
Vorremmo segnalare che negli ultimi 20 anni il settore minerario è stato protagonista di una forte crescita quasi esponenziale, che ha favorito l’avvento di numerose Società Multinazionali unitamente agli Small Scale Miners, ossia un tessuto di numerosi piccoli minatori che superano i 2 milioni di unità. LINK OPPORTUNITÀ PER INVESTITORI E FINANZIATORI NEL SETTORE MINING ORO E DIAMANTI
L’ISTRUZIONE
La Tanzania si è fortunatamente giovata, sin dalla colonizzazione” di Germania e Inghilterra di azioni politiche nell’ambito del welfare con una attenzione alla scolarizzazione diffusa ad ampio raggio, dunque non solo nei grandi centri urbani, ma anche presso i villaggi più isolati. Aree di scarsa scolarizzazione ancora persistono e andrebbero gradualmente eliminate.
LA RELIGIONE
Solitamente quando si parla di Medio ed Estremo Oriente ed Africa, il tema della religione rappresenta un aspetto molto delicato e spesso motivo di contrasto e meno di pacifica convivenza.
La Tanzania rappresenta un’eccezione più unica che rara, poiché sin dalla sua indipendenza nel 1964, si può definire una vera oasi in campo religioso, dove cattolici e musulmani convivono e collaborano aiutandosi reciprocamente, seguendo le indicazioni dei Presidenti succeduti nella Repubblica Unita di Tanzania.
E stranamente questo avviene anche nei piccoli villaggi dove vi sono soggetti che professano diverse religioni; anche se maggiori risorse di solito ad appannaggio dei musulmani questo non impedisce di contribuire alla costruzione di aree di culto per le diverse comunità religiose.
ALCUNI PUNTI DI DEBOLEZZA DELLA TANZANIA
LA SALUTE E I SERVIZI SANITARI
La mortalità infantile in Tanzania risente della scarsa potabilizzazione dell’acqua, la cui mancanza incide pesantemente su detta mortalità, nel caso di malattie come tifo, diarrea e malattie legate all’apparato respiratorio.
La scarsità di cibi in quantità e qualità adeguate, inclusa l’aspetto energetico legato al cibo, nonché le misure di protezione più elementari come le zanzariere (mosquito net) strumento basilare contro flagelli quale per esempio la malaria, malattia tipica del sonno, tutto questo tende, in assenza di rimedi, a rendere cronico l’innalzarsi dei dati statistici relativi alla mortalità.
Un altro allarme legato alla salute piuttosto ricorrente è quello che coinvolge i minatori locali e la contrazione di gravissime malattie, incluso il tumore per via della miscelazione a mani nude dei fanghi auriferi che contengono mercurio.
Considerando che gli ospedali sono spesso localizzati nei grossi centri abitati molto lontani, l’assistenza sanitaria è normalmente carente, e sarebbe auspicabile, che gli investimenti esteri nel tempo, possano contribuire a costruire nuove strutture per un più efficace trattamento sanitario oppure ove questo non è possibile, almeno locali nei punti principali dotati di dispensari medici e prodotti farmaceutici nonché vaccini con l’intervento di personale medico e paramedico settimanale.
L’ACQUA E LE RISORSE IDRICHE
L’acqua rappresenta per qualunque villaggio e comunità una risorsa preziosa e vitale, per la sopravvivenza e per le attività di investimento diretto estero.
E’ fondamentale pertanto intervenire creando depositi naturali stabili permanenti e azioni di potabilizzazione dell’acqua stessa, per le necessità crescenti, provvedendo alla costruzione di pozzi artesiani.
Le condizioni atmosferiche favorevoli che consentono i raccolti durante l’anno giustificano, in prossimità di laghi e/o fiumi, anche il creare adeguati sistemi di irrigazione.
L’ALIMENTAZIONE E LA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE IN TANZANIA
Da parte dei capifamiglia in base all’esperienza degli ultimi dieci anni, mantengono una quotidiana
preoccupazione di mantenere i propri cari, nonostante l’attività professionale spesso malpagata e l’abitudine di spendere in alcolici e bibite gran parte del salario percepito.
Sarebbe auspicabile da parte di investitori stranieri elargire salari più elevati, come tuttavia le persone meritano, ed educarli ad essere più sobri verso l’alcool, rassicurandoli di poter ottenere quanto necessitano per il sostentamento della famiglia.
Creare localmente, al di fuori dei grossi centri abitati, piccoli punti vendita al dettaglio, forniti di prodotti alimentari come la farina di mais, farina di grano, il riso, il latte, gli ortaggi e bibite analcoliche, altro consentirebbe di rassicurare i percettori di reddito di poter garantire costantemente il sostentamento delle relative famiglie.
I DESK DELLA RETE ESTERA IBS
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