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Bioedilizia ed Edilizia Ecosostenibile

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Bioedilizia ed Edilizia Ecosostenibile

SPAZI ABITABILI, COMMERCIALI, RICREATIVI TOTALMENTE ECOSOSTENIBILI E MULTIFUNZIONALI NEL COMPLETO RISPETTO DI “GREEN & WHITE ECONOMY”

Secondo un’ottica WHITE ECONOMY, si intende realizzare una ausilioteca ed un prototipo di “abitazione su misura”, antisismica, completamente ecosostenibile dunque ad impatto zero, e ad alta accessibilità, in un’area prossima ad EXPO 2015.

COMMERCIALIZZAZIONE E CUSTOMIZZAZIONE 100%

Il prototipo sarà poi commercializzato sia in Italia che all’estero, progettato e costruito, in base alle esigenze dell’utenza, da un pool di Aziende specializzate, imprese che rappresentano l’eccellenza tecnologica italiana e internazionale. Saranno disponibili:
- SOLUZIONI ABITATIVE personalizzabili dai nostri progettisti e ingegneri a seconda dei desideri e del budget a disposizione;
- SPAZI COMMERCIALI di tutte le tipologie, completi di arredi e tecnologie, delle dimensioni concordate;
- SPAZI ABITATIVI con alta accessibilità per disabili, laboratori, spazi ricreativi, altre finalità su richiesta.

STRUTTURA ANTI-SISMICA ED ECOSTENIBILE AD IMPATTO ZERO

Si utilizzeranno dei container industriali, i quali garantiranno la perfetta tenuta delle abitazioni in caso di eventi sismici anche di forte intensità, una elevatissima durata complessiva della struttura, un significativo risparmio di risorse economiche e dei tempi di esecuzione lavori.
Gli aspetti energetici ed ambientali saranno posti al centro, per poter rendere gli spazi completamente autonomi dal punto di vista energetico ed idrico (gestione acque e reflui senza alcuna necessità di collegarsi a reti pubbliche).

SOLUZIONI RFID PER ALTA ACCESSIBILITÀ ANCHE NEL CASO DI FORTI DISABILITÀ

Nel caso l’utenza richieda oltre alla totale autonomia energetica anche una completa vivibilità e accessibilità, verranno abbinate ed integrate tecnologie assistive fortemente innovative sia strutturali che impiantistiche, in grado di garantire accessibilità e autonomia a persone con disabilità.

Particolare attenzione sarà indirizzata verso applicazioni e finalità sociali dell’intervento, attraverso l’esecuzione di appositi spazi multifuzionali accessibili, per consentire una corretta vivibilità, unitamente ad attività di recupero e creative.

STRUTTURA INTELLIGENTE GRAZIE A TECNOLOGIE AVANZATE

La struttura sarà “intelligente” grazie alla perfetta combinazione di un team interdisciplinare e dall’applicazione di una serie di sensori che saranno in grado di monitorare, ogni parametro fisico ed ambientale degli spazi abitativi, la radioattività generata dal radon, tutti i parametri biologici delle persone che abiteranno la casa, affinché esse si possano sentire “protagoniste” della loro vita.

VIVIBILITÀ E SOCIALE

Tutto questo attraverso l’interazione tra “sociale” e “applicazioni / tecnologie telematiche” di recente sperimentazione quali ad esempio il WASP (Wireless Accessible Sensor Populations), che consentiranno un controllo continuo delle abitudini quotidiane nonché delle eventuali attività di riabilitazione e recupero in relazione alle diverse patologie.

OBIETTIVI STRATEGICI DELL’EU E RILEVANZA DEL PROGETTO

Questi argomenti di estrema attualità, sono al momento sotto stretta osservazione da parte dell’Unione Europea e si tradurranno in fondamentali obiettivi di Welfare dell’Unione.

EXPO 2015 E VETRINA INTERNAZIONALE PER WHITE HOME

Il progetto sarà oggetto di dibattiti, convegni, dimostrazioni nella vetrina mondiale di Expo 2015 e in ogni occasione nazionali ed internazionale dove si promuoverà e si attuerà la WHITE ECONOMY.

Esempio Soluzione Abitativa

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Planimetria container ed edilizia ecosostenibile

REFERENTI PRINCIPALI DEL PROGETTO

- Vittorio Aliprandi (General Manager VSA GROUP);
- Roberto Tocci ( Architetto);
- Mariangela Bonizzoni (Grafica e Comunicazione);
- Danilo Filippini (Coordinatore Progetto );
- Vito Lavanga ( Dr. in Fisica e Chimica);
- Marco Novelli ( Ingegnere Nomec srl);
- Failla Santo (ESSEA Impianti);
- IBS International Business Strategy.

ENTE PROMOTORE – SSSURL – Scuola Superiore di Studi Universitari e di Ricerca – Leonardo da Vinci
PROGETTAZIONE E DISEGNI – “ti group” – Studio Architettura Urbanistica – Arch. Roberto Tocci

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Certificazione Halal

ORIGINE DEL TERMINE Ḥalāl

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Il termine Ḥalāl (حلال, ḥalāl, halaal) è un vocabolo arabo il cui significato è “lecito”.
Nella lingua araba, il termine viene utilizzato per catalogare tutto quanto risulta secondo l’Islam consentito, in opposizione a ciò che è proibito.
Il concetto di base si applica al comportamento, alla modalità di parlare, al tipo di abbigliamento, alla condotta e alle consuetudini in tema di alimentazione.

Nel mondo occidentale viene collegato agli alimenti preparati in modo accettabile secondo le norme della legge islamica.
Nel mondo musulmano, da parte di diverse persone appartenenti a differenti regioni o comunità islamiche, non sempre c’è concordanza su quanto sia da considerare “halāl”.
Focalizzandoci sulle persone che aderiscono all’applicazione della filosofia al cibo, essi ritengono sia ritenuto ḥalāl, ciò che non contempla una sostanza proibita e se la carne è stata macellata secondo le linee guida della tradizione e del rito islamico, indicate nella Sunna anche conosciute con il termine dhabīḥa.

Il rito prevede che gli animali devono essere coscienti all’atto della loro uccisione, che deve avvenire recidendo la trachea e l’esofago e con il conseguente dissanguamento completo dell’animale.
Questa che abbiamo indicato è la più rigida interpretazione di ḥalāl ed è anche una linea di pensiero diffusa tra i musulmani, poiché coincidente con le prescrizioni islamiche.
Si evince come la questione del cibo ricopra una consistente ed importante area nella Shari°ah Islamica.

COME VIENE CLASSIFICATO IL CIBO SECONDO I PRINCIPI Ḥalāl

Il cibo si può classificare in due settori principali:

PIANTE, FRUTTI, VEGETALI, SEMI

Salvo esse contengano sostanze dannose per l’essere umano (veleno, sostanze narcotiche) esse possono essere consumate per nutrirsi.

CREATURE VIVENTI:

Esse possono essere suddivise ulteriormente in 3 categorie:

a) Creature che vivono nell’acqua;

b) Creature che vivono sulla terra;

c) Creature in grado di volare, come gli uccelli.

CREATURE ACQUATICHE

E’ consentito (ĥalāl) cibarsi di qualunque tipologia di pesce con squame come: trote, salmoni, lucci, triglie, merluzzi, muggini, carpe, naselli, alici, acciughe, aringhe, spigole, branzini, cefali, cernie, dentici, tonni, orate, sogliole, sardine, sarde, gamberetti, gamberi.
Altre creature del mondo marino come quelle che seguono sono illecite: tartarughe, balene, squali, granchi, astici, aragoste, anguille, murene, pesci spada, rombi, razze, moscardini, calamari, seppie, cozze, vongole e ostriche, scampi e altri frutti di mare.
Affinché sia considerato ĥalāl, dunque commestibile, l’essere vivente di natura acquatica deve essere tolto dall’acqua ancora vivo, mentre è irrilevante il metodo di pesca utilizzato. Le uova dei pesci sono considerate in funzione della liceità del pesce in questione.

CREATURE TERRESTRI

Questa categoria comprende tutti gli animali che vivono sulla terra.
Tra gli animali domestici, sono leciti: mucche, cammelli, capre, pecore; questi animali possiedono lo zoccolo fesso ossia spaccato in 2 e tipico del loro genere.
Fra gli animali selvatici, ossia non di allevamento, sono considerati leciti: mucche selvatiche, pecore di montagna, gazzelle, montoni, cervi, mentre viene sconsigliato (makruh), di alimentarsi con carne di asino, mulo, cavallo.
Non è consentito cibarsi invece di animali:
- che hanno zampe o denti canini come: conigli, cani, scimmie, elefanti e secondo versetti del Corano, del maiale;
- di rettili, serpenti, tartarughe;
- di insetti, mosche, parassiti, invece le locuste sono considerate lecite;
Anche di un animale ucciso secondo rito islamico, alcune parti sono proibite: milza, pene, testicoli, sangue, vescica, placenta, bile, vagina, i muscoli vertebrali dal collo al coccige, midollo, le pupille degli occhi, ghiandole, la piccola ghiandola sotto al cervello.

UCCELLI

Sono leciti gli esseri che volano e che hanno il corpo ricoperto da piume, o gli uccelli non rapaci, (ossia che non possiedono artigli). A queste regole di classificazione si aggiungono altri criteri che non citiamo, tuttavia per semplificare possiamo dire che:
- pennuti come polli, tacchini, galli e galline, oche, capponi, anatre, pernici, faraone, quaglie, piccioni, beccacce, allodole, struzzi, fagiani, tordi e uccelletti sono leciti dunque ĥalāl;
- rapaci come falchi, avvoltoi, aquile, cornacchie, corvi, pavoni, pipistrelli e le loro uova, sono illeciti, cigno, rondine, l’upupa sono invece sconsigliati;

LA MACELLAZIONE

Affinché animali considerati leciti siano utilizzabili nella alimentazione, è importante che la macellazione sia avvenuta attraverso il rito islamico, con il taglio simultaneo della giugulare, carotide e trachea dell’animale, mediante un coltello affilato. I requisiti per una corretta macellazione sono:

- Chi esegue l’azione deve essere musulmano, a conoscenza di ciò che è lecito / illecito;
- L’arnese da utilizzare per la macellazione meglio se di ferro;
- L’animale nel momento della macellazione deve essere collocato col muso verso la Santa Ka’baa;
- L’individuo che esegue l’azione della macellazione dovrà pronunciare il nome santo di Allah;
- Bisogna accertarsi che dall’animale fuoriesca un flusso normale di sangue;
- L’animale deve essere in vita e in buona salute al momento in cui avviene la macellazione.

ALCOLICI E GIOCO D’AZZARDO

E’ ritenuto illecito l’utilizzo di sostanze alcoliche, anche in modeste quantità, partecipare alla produzione delle sostanze, distribuirle o venderle, perché gli alcolici riducono o annullano la capacità razionale dell’individuo, che è la caratteristica distintiva più importante rispetto al mondo animale. Gli alcolici favorirebbero anche comportamenti impuri. Illecito è considerato anche il gioco d’azzardo.

CERTIFICAZIONE HALAL, PERCHE’ IMPORTANTE ?

La certificazione halal è indispensabile per aziende Italiane che desiderino esportare i loro prodotti in territori ove i consumatori aderiscano all’islam e pratichino le norme e le regole previste in merito alla liceità dei cibi o del modo in cui l’animale è stato ucciso secondo la tradizione islamica nell’ambito dei processi produttivi, ossia“islamically correct”.
Se consideriamo che le popolazioni che praticano la religione islamica sono quasi 2 miliardi nel mondo, di cui quasi 2 milioni in Italia e 25 milioni in Europa, che secondo stime di esperti diventeranno 70 milioni nel 2025, il potenziale di questa scelta di ottenere la certificazione Halal, risulta immediatamente evidente.

Il certificato si rende indispensabile sia per l’esportazione di animali frutto di macellazione, come bovini e altri animali leciti, tuttavia si richiede anche per alimenti che possono contenere anche tracce di prodotti derivanti da animali macellati; pertanto vi è una procedura ed un elenco di alimenti per i quali è richiesta la certificazione Halal e altri dove essa non è richiesta.

Halal Italia e Halal Italy sono due enti di certificazione per i prodotti di eccellenza del “made in Italy” conformi alle regole di liceità (halal) in settori come quello agro-alimentare, sanitario, cosmetico, farmaceutico, assicurativo e finanziario.
La certificazione spesso si aggiunge a procedure già in essere come ISO e HACCP, infatti la certificazione Halal tiene conto della filiera di prodotto e delle norme di igiene e sicurezza per poter garantire al consumatore finale della GDO o della distribuzione, sia esso musulmano che non, un prodotto di alta qualità rispondente ad elevati standard qualitativi.

PER INFORMAZIONI IN MERITO AD UNA PRATICA DI CERTIFICAZIONE HALAL O PER UN CONSULTO GRATUITO “SCRIVI UNA DOMANDA” NELLA SEZIONE “L’ESPERTO RISPONDE” O CONTATTACI VIA MAIL AL LINK SOTTO

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