Svezia punta sulle Rinnovabili, Eolico, Fotovoltaico e Biomassa
Autore: Martina Paoli
Gennaio 2017
SVEZIA: LA NUOVA AVANGUARDIA NEL SETTORE DELL’ENERGIA
Già dal 2005 la Svezia si è dimostrata lungimirante, introducendo una serie di politiche innovative volte al rispetto dell’ambiente, con l’obiettivo di diventare leader nel settore delle energie rinnovabili ed essere un esempio eccellente a livello globale.
Recentemente, in concomitanza con la Conferenza internazionale di Parigi sul cambiamento climatico e il precario quadro ambientale da essa delineato, il governo svedese ha annunciato l’intenzione di abbandonare totalmente i combustibili fossili entro il 2020, optando per energie alternative più intelligenti. Iniziative ecosostenibili simili sono state sostenute anche da altri stati, come la Costa Rica, la Danimarca (che ha investito largamente nel settore dell’energia eolica), l’Islanda (che ottiene quasi il 100% dell’energia da fonti geotermiche rinnovabili, come vulcani, geyser, vento e cascate) e persino la Norvegia, sebbene sia ancora uno dei principali produttori mondiali di petrolio e gas.
Attualmente, circa l’80% del fabbisogno energetico del paese deriva da risorse rinnovabili di vario tipo, in particolare legate all’energia idroelettrica e nucleare, mentre solo il 20% è connesso all’utilizzo di combustibili fossili. Tuttavia, secondo Anne Vadasz Nilsson, direttrice generale dell’Ispettorato svedese per i mercati energetici, Stoccolma è seriamente intenzionata a non sovvenzionare più il nucleare perché considerato obsoleto, troppo costoso e potenzialmente pericoloso. Per questo motivo, in breve tempo almeno 8 centrali nucleari presenti sul territorio verranno chiuse.
Come dichiarato più volte, il principio di precauzione, la lotta contro l’inquinamento e la volontà di garantire alle generazioni future un ambiente sano e privo di tossine sono i pilastri alla base della strategia politica del Primo Ministro Stefan Löfven.
Il piano di investimenti green elaborato dal governo prevede lo stanziamento di:
• 4,5 miliardi di corone nei prossimi 12 mesi per la creazione di infrastrutture verdi, l’installazione di pannelli solari e pale eoliche e lo sviluppo di biomasse;
• 50 milioni di corone l’anno nel settore delle tecnologie per lo stoccaggio di energia;
• 1 miliardo di corone per l’ammodernamento termico di edifici pubblici e abitativi al fine di ridurre il consumo energetico;
• 500 milioni di corone per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili in paesi in via di sviluppo.
La Svezia costituisce, senza dubbio, un modello trainante e all’avanguardia per gli altri paesi del mondo. Grazie all’amore per il patrimonio naturale e alla diffusione della cultura del riutilizzo, riesce a riciclare il 99% dei rifiuti, importandoli anche dall’estero. L’elettricità ricavata da sorgenti rinnovabili alimenta il sistema di illuminazione ed i trasporti pubblici, mentre le vetture sono, per la maggior parte, ibride, elettriche o a gas.
Sono in costante aumento anche i progetti mirati a produrre biocarburanti destinati al settore dell’aviazione. Inoltre, al largo della costa occidentale del paese, la società svedese Seabased AB ha sviluppato il più grande impianto esistente per la produzione di energia dalle onde marine. Nonostante si tratti di un settore ancora poco esplorato, si prospetta la creazione di circa 20.000 posti di lavoro entro il 2030.
FONTI :
- huffingtonpost.it
- repubblica.it
- innovazione.diariodelweb.it
- treccani.it
- wikipedia.org
- tuttogreen.it
- greenreport.it