Turchia Unione Europea ad un passo dal divorzio

Turchia Unione Europea ad un passo dal divorzio ?

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TURCHIA UNIONE EUROPEA: A UN PASSO DAL DIVORZIO ?

Autrice: Elisa Mariani
Ottobre 2016

Nel lontano 1963 la Turchia concluse con la CEE un accordo di associazione che prevedeva l’incentivazione bilaterale degli scambi commerciali e dei rapporti economici.

A più di cinquant’anni da allora, nonostante i progressi fatti, tale rapporto di cooperazione rischia di essere arrivato al capolinea. È dal 1987 infatti che la Turchia ha manifestato la volontà di aderire all’Unione Europea, e ad oggi la strada da percorrere su questo fronte sembra ancora lunga e tortuosa.

A seguito della dichiarazione come paese candidato nel 1999 e il via ai negoziati nel 2005, diversi ambiti di trattativa sono stati affrontati e conclusi con un riscontro positivo, denotando il rispetto da parte della Turchia di molti dei requisiti richiesti dall’Unione. Nonostante il piano costruttivo messo in atto dalla Commissione Europea nel 2012 per accelerare l’entrata della Turchia nell’UE, rimangono tuttavia alcune questioni irrisolte che non solo rallentano, ma rischiano di impedire tale processo, compromettendo irrimediabilmente il delicato e precario equilibrio raggiunto finora.

Stando al comunicato stampa rilasciato dalla Commissione Europea il 4 maggio 2016, concernente la richiesta della Turchia riguardo all’esenzione dal visto per i cittadini Turchi, l’UE sarebbe favorevole ad adottare tale misura a condizione che la Turchia adempia ai requisiti ancora insoddisfacenti richiesti dall’Unione in materia di corruzione, antiterrorismo, interattività con le istituzioni giudiziarie dei Paesi Membri, collaborazione con EUROPOL e protezione dei dati.

L’attuale indisposizione della Turchia alla revisione della legge antiterrorismo prevista dall’Unione ha incrinato il rapporto creando tensioni che hanno trasformato i buoni propositi in un nulla di fatto.
Inoltre, tale situazione di stallo si è ulteriormente aggravata con i recenti sviluppi in Turchia a seguito del tentato colpo di Stato del Luglio scorso. La repressione attuata dalle autorità turche per far fronte al golpe militare, che ha visto l’impiego di arresti forzati e la possibilità di una violazione della Convenzione Europea sui diritti umani, con la minaccia della reintroduzione della pena di morte, ha messo in allerta l’UE, spingendola a condannare severamente le misure adottate considerate una mancanza di rispetto dello stato di diritto.

Ad Agosto il cancelliere austriaco Christian Kern si era proclamato a favore dell’interruzione dei negoziati per l’entrata a far parte della Turchia nell’Unione. Tuttavia la posta attualmente in gioco è alta, vista anche la presenza della questione migranti.

La Turchia è infatti impegnata nell’accoglienza dei rifugiati siriani nel proprio suolo ed ha in essere un accordo per arginare l’ondata di migranti irregolari sulle isole greche provenienti dalla Turchia, che ha permesso al paese di ottenere dall’Unione Europea sei miliardi di euro di fondi.

In un’intervista, il commissario UE per le migrazioni Dimitris Avramopoulos ha ricordato l’importanza di tale accordo, che ha già dato ottimi risultati in termini di diminuzione dei flussi migratori verso l’Europa. È proprio per tale motivo che l’Unione Europea, tramite la visita in Turchia dell’Alto rappresentante UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini, avvenuta il 9 settembre, ha voluto riaffermare la propria volontà di continuare a intrattenere e rafforzare i rapporti tra le due parti.

Anche il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Junker ha definito una possibile interruzione dei rapporti con la Turchia “un grave errore di politica estera”.

Prosegue quindi sul filo del rasoio la difficile cooperazione tra Turchia e Unione Europea.

FONTI articolo “TURCHIA E UNIONE EUROPEA: A UN PASSO DAL DIVORZIO?”

- www.europarl.eu
- it.euronews.com
- www.lapresse.it
- www.repubblica.it

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