Sud Africa SCHEDA PAESE
INFORMAZIONI GENERALI SUD AFRICA
Nome Ufficiale: Republic of South Africa
Superficie: 1.221.041 Kmq
Popolazione: 55 mil abitanti
PIL nominale: 723,5 miliardi USD
PIL procapite: circa 13.154 USD
Capitale: Pretoria, Città del Capo
Altre città importanti: Johannesburg (3.800.000), Durban (3.100.000), Port Elizabeth (1.500.000), East London (800.080), Pietermaritzburg (553.000), Bloemfontein;
Forma di Stato: Repubblica
Governo: Thabo Mbeki, presidente eletto dal 14 giugno 1999, (attuale Jacob Zuma)
Religioni: Cattolica, protestante
Lingua: 11 lingue ufficiali, tra le quali; afrikaans, inglese, zulu, xhosa, tswana, sotho, tsonga, swazi, venda, ndebele
Moneta: Rand (Z), Tasso di cambio 1Euro=10,55 ZAR (17,75 attualmente)
QUADRO MACROECONOMICO SUD AFRICA
L’economia del Sud Africa è in assoluto la più evoluta del continente africano, genera più di un terzo del reddito africano, in uno spettro molto ampio di settori produttivi che si contraddistinguono per standard operativi del tutto simili a quelli dei paesi industriali.
- 40% della produzione industriale del continente;
- 25% del prodotto interno lordo e più della metà della produzione di energia elettrica;
- 45% della produzione mineraria.
Si è dotata nel tempo di infrastrutture complesse, di un settore manifatturiero con un buon livello di produttività e di un settore dei servizi ampiamente sviluppato, con un efficiente comparto finanziario e solide istituzioni; rappresenta un luogo ideale per lo sviluppo di investimenti e scambi commerciali in particolare con le zone posizionate a sud del deserto del Sahara, la porta di ingresso per agli altri mercati della regione africana australe sia da un punto di vista logistico che finanziario e commerciale.
L’attività economica principale si concentra nelle quattro aree metropolitane: Johannesburg, Durban/Pinetown, Cape Peninsula e Porth Elizabeth/UitenHage.
Il Sudafrica può contare su un posizionamento geografico strategico per via dei corridoi logistici di trasporto merci e passeggeri che collegano il mondo orientale con quello occidentale, il nord e il sud del mondo, l’emisfero boreale con quello australe; si configura come hub gestionale e distributivo per l’accesso ai paesi limitrofi dal tessuto economico globale.
Nella top3 dei paesi a maggiore attrattività, il Sudafrica raccoglie 4,8 miliardi di dollari in media di investimenti diretti esteri ogni anno con picchi di oltre 9,5 miliardi, molti dei quali direttamente volti all’espansione nei paesi limitrofi come Mozambico, Angola, Zambia, nonché Kenya, Madagascar e Namibia.
Il Sudafrica si colloca nelle classifiche:
al 1° posto al mondo per possibilità/facilità di credito e finanziamento da istituti bancari locali;
al 10° posto per capacità di protezione degli investitori, locali e stranieri;
al 35° posto nella classifica “facilità di fare business”; mentre Italia e Cina si attestano rispettivamente al 87° e 91° posto; Brasile e India ottengono solo un 126° e 132° posto.
Il ruolo del settore pubblico ha avuto storicamente un ruolo primario nello sviluppo dell’economia del Sudafrica, tuttavia il Governo si sta attivando per incrementare il coinvolgimento del settore privato all’interno delle imprese governative.
SETTORI E DISTRIBUZIONE DEL PIL IN SUD AFRICA
- Agricoltura 3,8%;
- Industria 31%;
- Terziario 65,2%.
FORECAST in SUD AFRICA
Il settore dei beni strumentali è quello con maggiori opportunità per gli investitori esteri, per via degli sforzi per espandere e ammodernare le dotazioni infrastrutturali, (con un massiccio programma di investimenti delle imprese pubbliche), sia per l’esigenza di promuovere uno sviluppo sostenibile delle produzioni manifatturiere a maggiore valore aggiunto, rispetto alla produzione ed esportazione di materie prime, minerarie principalmente.
Spazi di mercato rispetto ai beni intermedi: impianti, macchinari per il settore agricolo ed agroalimentare, sistemi ed attrezzature per generare, trasmettere e distribuire energia elettrica; servizi ed impianti per telecomunicazioni; prodotti e servizi per trasporti autostradali, ferroviari e aerei; componentistica per mezzi di trasporto; meccanica strumentale per l’industria manifatturiera; materiali ed attrezzature per le costruzioni, lavori civili e infrastrutture civili; tecnologie per energie alternative e rinnovabili; attrezzature e impianti per la sicurezza; tecnologie per la difesa del territorio e il controllo ambientale; attrezzature per il settore minerario e tecnologie informatiche.
Opportunità sui beni di consumo, per cuoio e calzature, per il resto spazi ridotti per la concorrenza dei paesi asiatici. Si cerca di stimolare gli investimenti che portino a significativi trasferimenti di tecnologia, impiego massicio di manodopera locale e produzioni di beni destinati all’esportazione.
I settori ritenuti prioritari dal Ministero dell’Industria e del Commercio Estero (DTI): il comparto agroalimentare; chimico-farmaceutico ( 5% del PIL); automotive (6% del PIL) che offre occupazione a 300.000 lavoratori; settore trasporti; minerario; energetico e turistico (3,4% del PIL con una crescita media annua dei flussi incoming pari al 2,3%).
Nell’ambito delle Energie Rinnovabili, è stato sottoscritto nel 2011 il Green Economy Accord per la creazione di green jobs (profili con elevate skills), qualificati in Sudafrica mediante partnership e sinergie tra pubblico e privato. L’obiettivo: creare entro il 2020 trecentomila ulteriori posti di lavoro nel settore della generazione elettrica, e manifattura di prodotti atti a diminuire l’emissione di CO2, nell’agricoltura finalizzata alla produzione di bio-carburanti, nella gestione del patrimonio ambientale ed infine del turismo ecosostenibile.
Altri punti cardine: l’aumento dell’utilizzo di fonti rinnovabili nella generazione di energia, sostegno ai biocarburanti attraverso incentivi ai produttori, produzione di stufe ecologiche, spostamento di parte del traffico merci da ruota a rotaia, istituzione di programmi di finanziamento per progetti ecosostenibili ; infine incentivi e fondi per l’istruzione e la formazione di giovani per formarli professionalmente alle sfide del settore.
INVESTIMENTO DIRETTO ESTERO IN SUD AFRICA
In Sud Africa, esiste parità di trattamento per investitori locali ed esteri; questi ultimi hanno autonomia nel scegliere programmi di investimento, forma societaria da adottare, aree merceologiche (ad eccezione di sicurezza e difesa) e utilizzo di finanziamenti interni.
ASPETTI FISCALI IN SUD AFRICA
In Sud Africa, le società straniere sono tassate esclusivamente sui proventi realizzati nel Paese e sui capital gain relativi a beni immobili e asset dei propri fondi. L’imposta sul reddito delle persone giuridiche è pari al 28%. Dal 2007 la Tassa Secondaria per le Società (STC) del 10% sui dividendi netti dichiarati che, sommati al prelievo di base, determinano una tassazione effettiva del 36,89%. Le filiali o gli uffici di imprese straniere le cui operazioni avvengono in Sud Africa sono soggette a una tassazione del 33% sui profitti effettuati.
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA GIURIDICO ED ASPETTI LEGALI IN SUD AFRICA
La Private Company, che è la forma societaria più diffusa, può essere costituita da un socio/amministratore unico, e di un rappresentante legale che deve essere residente in Sud Africa; la Subsidiary, ossia la sussidiaria di società estere, è considerata di diritto sudafricano; sono previste anche le filiali di diritto straniero e soggette a un obbligo di registrazione.
ACCORDI BILATERALI del SUD AFRICA
- Accordo sulla doppia imposizione;
- Accordo per la promozione e la protezione degli investimenti;
- Accordo per la cooperazione nei campi delle arti, della cultura, dell’educazione e dello sport;
- Accordo per la coproduzione cinematografica.
ASPETTI ASSICURATIVI IN SUD AFRICA
Condizioni di Assicurabilità SACE senza condizioni per rischio sovrano, rischio bancario, rischio privato e volturabilità polizza SACE per attività di Export o Investimento Diretto Estero nel Paese.
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