Progetti Brownfield in ambito Fotovoltaico ed Eolico
IBS Energy in sinergia con un Fondo Private Equity Family Office, ricerca dei PROGETTI BROWNFIELD da finanziare e portare a ready to Build e costruzione mediante EPC, per poi vendere energia tramite PPA .
Cosa si intende per Progetti Brownfield ?
Sebbene il significato originario fosse legato a siti contaminati dunque da ripristinare e adibire a nuovi e più pregiati utilizzi, nel linguaggio tecnico corrente, i progetti Brownfield, sono anche :
- Progetti nel campo Fotovoltaico o Eolico, nei quali si è già almeno sottoscritto un accordo preliminare con i proprietari dei siti ;
- Oppure i progetti brownfield sono siti dove si è ottenuta la soluzione di connessione da Enel o Terna ;
- Oppure progetti brownfield è dove è stata confermata la soluzione di connessione mediante il pagamento del 30 % ad Enel o Terna ;
- O progetti brownfield sono anche siti ad uno stadio più avanzato, che includa il filing ( la presentazione dei documenti in Regione ), o aver effettuato una conferenza di servizi con i vari enti, nell’ ambito dell’ iter autorizzativo previsto per ottenere un titolo autorizzativo valido per la costruzione ; dunque AU ( autorizzazione unica ), PAUR ( provvedimenti unico autorizzativo regionale ), oppure se si tratta di un iter semplificato PAS ( procedura abilitativa semplificata) con iter comunale con o senza conferenza di servizi .
Qual’ è il vantaggio di un progetto Brownfield rispetto ad un progetto Greenfield ?
In un progetto Greenfield si parte dallo scouting dei siti, dovendo ancora negoziare le condizioni contrattuali ed economiche con il titolare del terreno sia esso terreno agricolo o industriale. Mentre in un progetto Brownfield, si è assicurato almeno un contratto in forma privata stipulato tra Sviluppatore / Investitore e proprietario del lotto di terreno . Sembra un passaggio elementare, tuttavia questa fase può richiedere talvolta svariati mesi determinando una incertezza sui tempi complessivi .
Nuovo Decreto 50 / 2022
Sempre nell’ambito di progetti Brownfield, risulterà strategico rientrare nei parametri indicati nel nuovo decreto 50 del 2022 in tema di semplificazione delle procedure nel settore energia e rinnovabili . Alcuni spunti da tenere in evidenza :
- Terreni ex cave o cave dismesse saranno oggetto di facilitazione autorizzativa pertanto sono sempre siti di interesse ;
- Terreni industriali con codice D1 o altro codice assimilabile come procedura hanno un iter semplificato in PAS ;
- Terreni agricoli tuttavia nel raggio di 300 metri da aree industriali, commerciali, artigianali godono di un iter semplificato PAS come se fossero terreni industriali ;
- Terreni agricoli nel raggio di 3 km da aree industriali definite nel PRG come tali o artigianali o commerciali anch’ essi possono essere autorizzati mediante un iter autorizzativo in PAS tuttavia applicando obbligatoriamente un modello agrivoltaico ossia una combinazione di produzione di energia elettrica e progetti agricoli ;
Attenzione ai vincoli anche sul cavidotto
Per quanto riguarda i progetti brownfield, per le fattispecie sopra elencate, nell’ applicazione di un iter in PAS, è determinante, l’ assenza di vincoli urbanistici e ambientali, sul foglio e particelle catastali nel Comune interessato dal lotto, ma lo è anche l’ assenza di vincoli sul percorso di cavidotto ; pertanto un adeguato screening vincolistico risulterà determinante sia nell’ambito dei vincoli nazionali, regionali, locali, da Piano urbanistico regionale, provinciale, comunale .
TIPOLOGIA DI PROGETTI BROWNFIELD
Progetti Brownfield su terreni Agricoli : sebbene dipenda dalla Regione dove è situato il sito, sono più apprezzati terreni agricoli di taglia media attorno ai 30 – 40 ha sviluppando progetti in brownfield di potenza inferiore a 20 MW che sembra essere il trend che il legislatore sta preferendo . Tuttavia progetti brownfield di inferiore o superiore superficie idonea utile possono essere valutati con interesse . Deroghe previste nel caso si rientri nelle linee guida Decreto 50 / 2022 .
Progetti Brownfield su terreni Industriali D1 : non ci sono requisiti specifici per gli ettari idonei minimi per progetti brownfield su terreni industriali, tuttavia sarebbe preferibile valutare progetti da 3 – 4 ettari a salire ; tuttavia anche progetti brownfield di inferiore taglia su terreni industriali possono essere analizzati . Oltre a terreni con codice urbanistico D1, sono di interesse terreni industriali in aree di espansione industriale, commerciale, artigianale, esempio zone consorzi ASI, aree PIP ecc.
Progetti Brownfield in aree di Ex cava, cave dismesse : i progetti brownfield sviluppabili in aree di cava, richiedono puntuali analisi e verifiche . Spesso alcuni progetti brownfield in ex cave, tendono a registrare ostacoli rappresentati dalla mancanza dei documenti di attivazione cava, dismissione cava e piano di ripristino della cava . Le Regione dove le attività di coltivazione ed estrazione della cava sono registrate richiede materiale documentale esaustivo per poter attivare lo sviluppo e le pratiche burocratiche per un progetto brownfield con applicazione pannelli fotovoltaici su tali tipologie di suolo . E purtroppo non sempre i documenti sono accessibili o completi, pertanto tali progetti brownfield su ex cava, presentano maggiori complessità . Altri requisiti per avere idoneità per progetti brownfield su cava sono i seguenti:
- Pendenze non eccessive dopo ripristino della cava ;
- Tipologia di cava perché nel caso di coltivazione di cave di materiali di pietre dure, i costi per installazione potrebbero essere alti ;
- Ombreggiamenti e profondità delle aree di coltivazione
- Distanza da una cabina primaria o sottostazione, Enel o Terna ;
Progetti Brownfield su piattaforme galleggianti in aree di cave dismesse invase d’ acqua: in Italia lo sviluppo di progetti flottanti è senza dubbio in uno stadio embrionale, e rappresenta al momento un ambito di nicchia nello sviluppo di progetti fotovoltaici in greenfield o brownfield . Progetti Brownfield su bacini idrici industriali, potrebbero rappresentare in futuro una preziosa risorsa di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Grid Parity . L’Italia dispone di innumerevoli bacini di accumulo di acqua, dighe, bacini idrici, ex cave che prevedono come piano di ripristino lo sversamento di acqua nell’ invaso ottenendo un laghetto artificiale che ben si presta per l’ installazione di impianti fotovoltaici di produzione di energia pulita . Questa tipologia di progetti di recupero di aree dismesse, abbandonate, e che necessitano un intervento di armonizzazione ambientale integrata, potrebbero trovare nel Fotovoltaico Flottante, e in particolare con l’ applicazione delle comunità energetiche, un modello di sviluppo sociale sostenibile . Nel caso di progetti brownfield nell’ ambito del Fotovoltaico Flottante, ci sono alcuni aspetti che è utile indicare :
- Profondità dei bacini idrici ;
- % di copertura della superficie del bacino idrico secondo le disposizioni regionali : è un aspetto da verificare per capire se i progetti brownfield sono economicamente sostenibili ;
- Attiguità rispetto a zone con vincoli Natura 2000 / SIC – ZPS / corridoi ecologici / altri vincoli ambientali o urbanistici : per la flora e fauna acquatica e / o specie protette, è importante capire che effetti avrà l’ installazione dei pannelli e i risvolti biologici ambientali soprattutto se il bacino si trova in zone umide con animali tutelati da convenzioni internazionali ; i vincoli ambientali o urbanistici spesso impediscono di procedere in vari progetti brownfield ;
- Riduzione dell’ evaporazione dell’ acqua : i progetti brownfield su bacini idrici, determinano una riduzione dell’ acqua che evapora per effetto dell’ irraggiamento solare, soprattutto nel caso di acquedotti o bacini idrici di accumulo . Questo consentirebbe una ottimizzazione della risorsa idrica, soprattutto alla luce della crescente siccità in alcune aree dell’ Italia . Inoltre nel caso delle dighe, questo aspetto porterebbe un forte risparmio per le enormi pompe centrifughe di sollevamento, tanto che questo aspetto potrebbe essere oggetto di attenzione da parte del legislatore in futuro .
Progetti Brownfield Eolici : i progetti brownfield in ambito eolico, sono di particolare interesse, visto che l’ Italia è un paese con forti venti stabili e con intensità elevata in alcune aree . I progetti brownfield eolici, devono tenere conto :
- Della velocità del vento, che deve essere superiore a 5,5 – 6 metri al secondo, misurata a 100 metri sul livello del mare ;
- Progetti brownfield eolici, devono necessariamente essere posizionati ad una distanza congrua da centri abitati per evitare un inquinamento acustico comunque presente ;
- Progetti brownfield eolici devono essere sviluppati in località raggiungibili da grandi autoarticolati per trasportare gli aerogeneratori e le parti meccaniche che costituiscono la Wind Farm ;
- L ‘ eolico richiede di installare le pale in aree dove non ci sia un rischio frane nel lungo periodo, o rischio idrogeologico ;
- Infine, essendo progetti brownfield costosi, si giustifica un investimento per progetti brownfield eolici di almeno 4 – 5 aerogeneratori costruiti ad una distanza non eccessiva l’ uno dall’ altro e non eccessivamente distanti da una cabina primaria di Terna .
REQUISITI GENERALI PER PROGETTI BROWNFIELD :
- Progetti Brownfield e assenza di vincoli urbanistici e ambientali : in Italia esistono vari livelli di vincoli sovraordinati, pertanto una analisi di un terreno che sia agricolo o industriale, deve prevedere un accurato screening vincolistico, dei vincoli ambientali e urbanistici a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale . Quello che spesso costituisce un ostacolo è la presenza in taluni casi di disallineamenti tra vincoli regionali o comunali, e questo rende ancora più complesso districarsi tra le numerose norme e procedure autorizzative previste siano esse mediante AU ( autorizzazione unica ) o PAS ( procedura abilitativa semplificata );
- Costi di connessione non eccessivi per i progetti Brownfield : soprattutto per le Regione del Sud Italia, si assiste ad un fenomeno di saturazione delle linee, per cui sempre più spesso ci sono tempi lunghi che vengono comunicati da Enel o Terna per rinforzare le reti o costruire nuove cabine o sottostazioni o cabine primarie dove allacciarsi in antenna o altre modalità . Terna ha introdotto la possibilità di collegarsi a 36 KV e questo rappresenta un grande passo avanti, tuttavia la saturazione di molte linee rischia di rallentare molto il processo di autorizzazione, allaccio alla rete e vendita dell’energia prodotta mediante Fotovoltaico , Eolico o fonti rinnovabili .
- Costi per Cessione del diritto di superficie o Acquisto compatibili con i valori di mercato : il boom di richieste di sviluppo di progetti brownfield da parte di investitori e fondi internazionali, sempre più attratti dal mercato italiano dell’ energia nella modalità Grid Parity, ha determinato una forte crescita dei prezzi per la cessione del diritto di superficie o per l’ acquisto di terreni idonei al Fotovoltaico o Eolico con conseguente maggiore rischio finanziario per gli operatori del settore che vogliono investire in progetti brownfield .
CONTATTACI :
Chiunque sia in possesso di informazioni relative a progetti Brownfield in una delle regione italiane è pregato di contattarci .
IBS Energy è una società di sviluppo che opera in Sinergia con Fondi di investimento, Venture Capital, Private Equity, società industriali, Utility nel settore delle Energie Rinnovabili e sarà lieta di analizzare i progetti brownfield per procedere in caso positivo allo sviluppo e costruzione dei parchi .
Per INFO:
Grazie per la Collaborazione
LINKS UTILI :
- Brownfield Project : English version
- Greenfield Project : versione inglese
- TICA enel : testo integrato delle connessioni attive
- STMG terna: procedura di connessione
- Agrivoltaico : impianti agrivoltaici linee guida MITE e PNRR
- Vincoli : ambientali, urbanistici, paesaggistici
- Comunità Energetiche : cosa sono e come funzionano