Cambiamento climatico

Cambiamento climatico

Cambiamento Climatico EU

COME L’ UNIONE EUROPEA STA AFFRONTANDO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Autore : Matteo Aristei
20 Giugno 2019

Nel corso degli anni, l’ UE ha sviluppato norme ambientali fra le più rigorose al mondo . La politica ambientale aiuta a proteggere il capitale naturale dell’ Europa, incoraggia le imprese a sviluppare un’economia ” verde ” e tutela la salute e il benessere dei cittadini europei .

La lotta al cambiamento climatico è molto importante per l’ Europa . La Commissione vuole ridurre la dipendenza dell’ UE dai combustibili fossili importati e aiutare le famiglie a produrre la propria energia . L’ Europa ha tre proposte che riguardano le rinnovabili, l’ efficienza energetica e un meccanismo di controllo .

La prospettiva di un’impennata dei prezzi dell’ energia e della crescente dipendenza dalle importazioni indebolisce l’ affidabilità dell’ approvvigionamento energetico e compromette l’ intera economia . Occorre prendere decisioni drastiche per ridurre le emissioni e mitigare i cambiamenti climatici . Nei prossimi anni saranno necessari enormi investimenti per preparare l’ infrastruttura energetica europea di oggi alle esigenze del futuro .

La politica dell’ UE in materia di energia e cambiamento climatico punta a un approvvigionamento energetico sicuro, garantito e sostenibile a prezzi accessibili . La strategia si fonda sugli obiettivi ” 20 – 20 – 20 ” che l’ UE si propone di realizzare in ambito europeo entro il 2020 :

- Il primo obiettivo è la riduzione del 20 % delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990
- Il 20% dell’ energia dovrebbe provenire da fonti rinnovabili
- Il terzo obiettivo è un miglioramento del 20 % delle prestazioni energetiche .

I leader europei hanno inoltre proposto di ridurre del 30 % le emissioni di gas serra dell’ UE se altri grandi produttori di emissioni, sia tra i paesi sviluppati che tra quelli in via di sviluppo, si impegnano a fare la loro parte .

L’ obiettivo a lungo termine per il cambiamento climatico è di ridurre le emissioni di gas serra dell’ 80 – 95 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, assicurando al tempo stesso l’approvvigionamento e la competitività . È per questo che attualmente i leader dell’ UE stanno attuando un quadro strategico solido e prevedibile per la politica in materia di energia e clima, da estendere oltre il 2020 . Questo programma fornirà sicurezza agli investitori, promuoverà le tecnologie a basse emissioni di carbonio e favorirà l’occupazione nel settore energetico dell’ UE .

Il quadro in materia di energia e clima per il 2030 favorirà continui progressi verso un sistema energetico sicuro e concorrenziale . Questo programma per il cambiamento climatico vuole garantire a tutti energia a prezzi accessibili e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’ UE . Inoltre intende ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e vuole creare nuove opportunità di crescita e posti di lavoro .

L’ efficienza energetica è un obiettivo centrale per il 2020 e rappresenta uno strumento chiave per conseguire gli obiettivi europei a lungo termine in materia di energia e clima . Una maggiore efficienza energetica è il modo economicamente più efficace per ridurre le emissioni, rendere più sicuro e competitivo l’approvvigionamento energetico e per contenere il costo dell’energia .

Per migliorare l’efficienza, l’ UE si concentra sui settori che offrono le migliori possibilità in termini di risparmio, vale a dire i trasporti pubblici e l’ edilizia . Inoltre, i contatori intelligenti e le etichette energetiche dell’ UE per gli elettrodomestici aiutano a consumare meno energia .
In più elettricità e gas sono trasportati in reti e condotte che spesso attraversano le frontiere nazionali .

Assicurare il libero scambio dell’ energia nell’ UE favorirà prezzi competitivi e più scelta per i consumatori . Inoltre sarà garantita una maggiore sicurezza dell’ approvvigionamento e un quadro di riferimento certo per chi investe in nuove tecnologie rinnovabili e infrastrutture .

Un mercato interno funzionante correttamente, dotato di infrastrutture di trasporto e di stoccaggio sufficienti, è la migliore garanzia della sicurezza dell’ approvvigionamento: spinta dai meccanismi del mercato, l’ energia affluirà dove ce n’è bisogno . L’ UE punta alla completa integrazione dei mercati nazionali dell’energia .
Inoltre senza una riconversione tecnologica, l’ UE non riuscirà a concretizzare le sue ambizioni a lungo termine di ridurre al minimo le emissioni di CO2 dei settori dell’elettricità e dei trasporti . Il piano strategico per le tecnologie energetiche disegna una strategia a medio termine per l’ insieme dei settori .

I progetti di sviluppo e dimostrativi per le principali tecnologie, come i biocarburanti di seconda generazione e le reti intelligenti, vanno accelerati . I ricercatori e le imprese dell’ UE dovrebbero intensificare gli sforzi per rimanere all’ avanguardia nel mercato internazionale delle tecnologie energetiche, che è in fortissima crescita, e rafforzare la cooperazione con paesi extra UE su tecnologie specifiche .

Con oltre 500 milioni di consumatori, il mercato energetico dell’ UE è il più grande mercato regionale al mondo e il principale importatore di energia . Molte delle sfide che l’ UE deve affrontare in particolare sul cambiamento climatico sono comuni alla maggior parte dei paesi e richiedono una collaborazione internazionale .

Bisogna ridurre i cambiamenti climatici, garantire a tutti l’accesso al petrolio e al gas, promuovere lo sviluppo tecnologico e incrementare l’efficienza energetica .

La politica energetica internazionale relativamente al cambiamento climatico deve perseguire gli obiettivi comuni della sicurezza dell’ approvvigionamento, della competitività e della sostenibilità . Se i rapporti con i paesi di produzione e transito rimangono fondamentali, stanno acquistando un’ importanza crescente le relazioni con i grandi consumatori di energia e, in particolare, con i paesi emergenti e in via di sviluppo .

Il sistema di scambio delle quote di emissione ( EU ETS ) è la colonna portante della strategia dell’ UE in materia di cambiamenti climatici . Contribuisce a ridurre le emissioni dell’ industria al minor costo possibile .
Questo sistema, inaugurato nel 2005, prevede di abbassare ogni anno il ” tetto ” per le emissioni prodotte dalle industrie che consumano molta energia, fra cui le centrali elettriche, la siderurgia e l’ industria del cemento . Le imprese devono restituire quote di emissione per ogni tonnellata di CO2 prodotta, hanno quindi un incentivo permanente a ridurre al minimo le emissioni . Alcuni settori ricevono gratuitamente un determinato quantitativo di quote, ma sempre più spesso le imprese le acquistano alle aste o sul mercato dell’anidride carbonica .

Se anche oggi stesso non venissero più prodotte emissioni di gas serra, quelle già presenti nell’ atmosfera continuerebbero a incidere sul clima per decenni . Non abbiamo scelta : dobbiamo adattarci ai cambiamenti climatici . Le azioni necessarie vanno da nuove norme in materia di edilizia per tenere conto delle future condizioni climatiche, alla costruzione di sistemi di difesa dalle inondazioni o alla messa a punto di colture resistenti alla siccità . La Commissione ha definito una strategia per promuovere e agevolare l’adattamento in tutta l’ UE .

FONTI ARTICOLO CAMBIAMENTO CLIMATICO :

https://www.consilium.europa.eu/it/policies/climate-change/

http://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/priorities/cambiamento-climatico/20180109STO91387/lotta-al-cambiamento-climatico-e-politiche-dell-ue-per-le-energie-pulite

https://it.wikipedia.org/wiki/Europa_2020

https://ec.europa.eu/clima/policies/ets_it