Dove creare micro impresa interessata al micro credito, visione prospettica del settore turistico in Marocco
VERSO IL 2020 IN BREVE
Impegno: “Per continuare a fare del turismo uno dei principali motori di sviluppo economico, sociale e culturale del Marocco”
Le trasformazioni profonde e rapide del paese nel suo insieme nell’ultimo decennio, le solide basi fissate dalla Vision 2010 e le opportunità offerte dalle nuove tendenze del turismo mondiale, forniscono una fonte di grandi ambizioni per il prossimo decennio, basate su valori fondamentali e punti di differenza:
- Autenticità: Il turismo marocchino ha scelto per decenni il consolidamento del suo sviluppo ed il posizionamento del suo marchio nell’autenticità. Questa scelta è diventata un vero e proprio vantaggio competitivo, che lo diversifica dai suoi concorrenti diretti impegnati nel turismo di massa. La Vision 2020 vorrebbe coltivare una scelta storica attraverso un approccio proattivo alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del Regno;
- Diversità: In termini di turismo, il vantaggio comparativo più importante del Marocco è la sua diversità: diversità di territori e paesaggi, la diversità delle risorse naturali e degli ecosistemi, la diversità delle culture e influenze (africane ed europee). la Vision 2020 promuove la diversità attraverso una politica ambiziosa di uso del suolo;
- Qualità: Mentre lo sviluppo di nuova capacità rimane un obiettivo strategico, la Vision 2020 mira a migliorare in modo significativo la competitività degli eventuali anelli della catena del turismo, in particolare: per approfondire la cultura del servizio e di sviluppare un’offerta irresistibile;
- Sostenibilità: Infine, sulla base degli orientamenti generali adottati per l’intero paese, la Vision 2020 pone lo sviluppo sostenibile al centro delle sue ambizioni. Il Marocco con le suoi risorse che sono state storicamente conservate in questo senso ha un potenziale reale e sostanziale per la differenziazione in un ambiente prospettico altamente competitivo;
- Ambizione: “Nel 2020, il Marocco sarà tra le prime 20 destinazioni del mondo e emergerà come riferimento nel Mediterraneo in termini di sviluppo sostenibile” ;
Obiettivo: “Raddoppiare le dimensioni del settore”
Raddoppiare la capacità ricettiva, con la costruzione di 200.000 nuovi posti letto con 150.000 hotel e 50.000 strutture assimilabili per offrire ai visitatori una ricca e densa esperienza turistica.
Di conseguenza aumentando gli arrivi turistici, raddoppiando la quota di mercato nei principali mercati europei tradizionali e attirando 1 milione di turisti provenienti dai mercati emergenti.
Inoltre si vogliono triplicare il numero di viaggi nazionali, con l’obiettivo di espandere il turismo nel paese.
La propensione è quella di creazione di 470.000 nuovi posti di lavoro in tutto il paese, ed impiegare entro la fine del decennio, quasi un milione di marocchini.
Aumentare i ricavi provenienti dal turismo per 140 miliardi di dirham nel 2020, una somma cumulativa nel decennio pari a quasi 1.000 miliardi di dirham.
Aumento di due punti di PIL dal turismo rispetto al PIL nazionale portandolo a quasi 150 miliardi di dirham contro i 60 di oggi.
Potenzialità del Turismo Rurale
L’offerta di turismo rurale è potenzialmente variegata: ecoturismo/natura, sport di montagna, turismo termale, benessere e relax.
Il mercato marocchino è caratterizzato dalla diversità biologica e dalla ricchezza della flora e della fauna, nonostante la grande espansione dei climi aridi e desertici (93% del territorio) e nonostante la povertà di molti terreni. Bisogna sottolineare però che a fronte di una ricchezza di fauna selvatica, molte specie sono in pericolo. Molti siti di valore si caratterizzano per la loro varietà ecologica e la qualità del paesaggio.
In particolare questo è il caso delle zone montane, le coste e le zone umide. I numeri impressionanti di specie identificate negli studi riflettono ampiamente e purtroppo la realtà attuale, molte specie animali e vegetali sono scomparse o sono diventate molto rare e vulnerabili, giustificando in tal modo una politica di protezione e di gestione razionale basata sul principio della valutazione.
Le diverse ricchezze in risorse naturali spesso in pericolo in Marocco richiedono l’assunzione di un comportamento responsabile sia a livello nazionale che internazionale; ed impone il dovere di garantire la perpetuazione della ricchezza composta da questo patrimonio a beneficio delle generazioni future. L’operazione turistica è probabilmente il modo più immediato per garantire il recupero e quindi la conservazione di queste risorse, fintanto che viene effettuata con le dovute precauzioni.
Il potenziale “naturalistico” è molto vario
Esso comprende siti in grado di prestarsi all’ osservazione, tour panoramici, centri sportivi e siti favorevoli per lo sviluppo dell’ecoturismo di interesse biologico.
I siti naturali isolati sono centri di attrazione che i turisti visitano durante un trasferimento tra due destinazioni successive (ad esempio una soste al paesaggio Ito, durante un viaggio da Meknes a Tafilalt) o durante le escursioni rapide dal loro luogo di residenza (ad esempio, la visita ad Oukaïmeden, da Marrakech, o Imouzzer Ida o Tanane da Agadir).
I tour panoramici e di scoperta riguardano siti famosi e sono organizzati in visite di gruppo, con la guida o affittando una gip 4×4 individualmente. Il Sud Atlante del Marocco, con le valli del lato sud (Dadss, Mgoun, Todrha) Ksour e oasi di palme presaharic, incisioni rupestri e le dune sono le principali attrazioni che compongono le attrazioni per il turista.
I siti sportivi sono essenzialmente limitati alle montagne. Distinguiamo molti siti di arrampicata su pareti rocciose (soprattutto in Alto e Anti-Atlas), lo sci da discesa o sci di fondo (Alto Atlante di Marrakech, regione di Ifrane, Bou Iblane) presenti su siti web , fiumi sfruttabili per il rafting e canyoning (Central High Atlas e Medio Oriente Atlas), i fiumi per la pesca sportiva (soprattutto in Oriente Medio Atlante) e numerose doline, grotte e doline per la speleologia.
Le aree territoriali interessate:
- Méditerranée (Tanger, Tétouan, etc.)
- Centre – Nord (Fès, Meknès, etc.)
- Oriental (Oujda, Taza)
- Centre (Casa, Rabat, Kenitra, El Jadida, etc.)
- Grand Sud (Ouarzazate, Errachidia
- Centre – Sud (Marrakech, Beni Mellal)
- Balnéaire Sud (Agadir, Essaouira, etc.)
Fondi UE – Programma ENI
Con una dotazione complessiva di 15,433 miliardi di euro per il programma 2014/2’120, l’ENI è il nuovo strumento europeo di vicinato, che fornisce assistenza comunitaria, finalizzata alla creazione di una zona di prosperità, tra l’Unione europea, Paesi e territori limitrofi all’UE (Paesi partner), non aventi una prospettiva di adesione all’UE, ma con i quali l’UE ha avviato una politica di vicinato. Ha sostituito il vecchio programma ENPI.
Tale strumento finanziario si focalizzerà soprattutto su: promozione dei diritti umani e dello stato di diritto; sviluppo di una società civile prospera; crescita sostenibile ed inclusiva e sviluppo economico sociale e territoriale; mobilitazione e contatti interpersonali , integrazione regionale.
Principale elementi del nuovo programma sono: migliore diversificazione del sostegno dato, adattando l’assistenza alle necessità ed ai progressi dei paesi beneficiari; un approccio basato sugli incentivi , in modo da consentire all’UE di aumentare il suo sostegno ai paesi, che realizzeranno una democrazia sostenibile e le riforme concordate; miglioramento delle disposizioni sui programmi di cooperazione transfrontaliera tra gli stati membri UE e i paesi partner, per facilitare una loro attuazione efficace e veloce, collegamenti più stretti con le politiche e gli strumenti dell’UE, per permettere ai paesi beneficiari e ai loro cittadini di partecipare a programmi comunitari in aree quali ricerca e innovazione, gioventù sviluppo delle PMI ect..
Cooperazione ITALIANA per lo sviluppo – STATO DELL’ARTE IN MAROCCO
E’ stato inoltre sottoscritto il 9 aprile 2013 un nuovo Accordo intergovernativo di conversione del debito da 15 milioni di euro, che servirà a finanziare iniziative nell’ambito del programma nazionale marocchino di sviluppo umano, della conservazione del patrimonio archeologico e della formazione di personale sanitario.
Principali Iniziative in corso finanziate dal Ministero degli Affari Esteri:
1. Sanità Sostegno alla rete dei servizi sanitari di base della Provincia di Settat
2. Governo e società:Programma di conversione del debito in favore di iniziative di lotta alla povertà
3. Agricoltura e Pesca Olivo – Olivicoltura locale implementata valorizzando gli olivicoltori di Tadla-Azilal, Progetto regionale di gestione integrata degli insetti nocivi nei Paese del Vicino Oriente
4. Industria e artigianato: Lotta contro la povertà nelle zone rurali del Marocco attraverso il sostegno al settore del microcredito
5. Multisettoriale: ”Fondo per il Coordinamento dei programmi” – Strumenti finanziari e assistenza tecnica per promuovere il prosieguo delle attività di Cooperazione in Marocco
6. Migrazione e Sviluppo Progetto interegionale di promozione dei Consorzi di valorizzazione ed esportazione
7. Acque e igiene : Contributo italiano al Programma d’approvvigionamento idrico delle popolazioni rurali – PAGER
PROSPETTIVE
Il 29 agosto 2014 è entrata in vigore la nuova Legge “Disciplina Generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” (L. 11 agosto 2014 n. 125).
Giunta dopo 27 anni dalla vecchia legge che disciplinava la materia (Legge 49/1987), la L. 125/2014 definisce i soggetti, gli strumenti, le modalità di intervento e i principi di riferimento sulla base delle modifiche maturate negli anni nella comunità internazionale, permettendo al contempo un adeguamento del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo ai modelli prevelanti nei Paesi partener dell’UE.
Il Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (Cics), costituito di dicasteri competenti per le materie oggetto di attività di cooperazione, sarà la struttura al centro della nuova governance del sistema cooperazione e garantirà coerenza e coordianamento delle politiche.
In base alla legge adesso in vigore, gli obiettivi della nuova cooperazione saranno incentrati su:
• Sradicamento della povertà
• Riduzione delle disuguaglianze
• Affermazione dei diritti umani e della dignità degli individui
• Prevenzione dei conflitti
• Sostegno ai processi di pacificazione.
Gli obiettivi verranno dettagliati e specificati attraverso l’adozione di un Documento triennale di programmazione e di indirizzo, approvato dal Consiglio dei ministri, previa acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti, entro il 31 marzo di ogni anno.
La Legge 125/2014 definisce, inoltre, una nuova struttura di gestione, prevedendo la nascita dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo che consentirà di valorizzare le professionalità esistenti e di attirarne di nuove, permettendo, inoltre, di cimentarsi con le modalità più innovative di cooperazione oggi esistenti non normativamente compatibili con l’assetto attuale.
Sviluppo Progettuale Integrato
In considerazione di quanto detto precedentemente, riteniamo che la possibile strategia di intervento possa considerarsi nell’integrazione tra, il progetto denominato Micro Credito ed un progetto sviluppabile ed a supporto dello stesso, ed inquadrabile nelle azioni di sostegno allo sviluppo umano, come azione di continuità, inquadrabile nei fondi disponibili nel programma (INDH). Inoltre potrebbe (se compatibile) essere individuato un bando comunitario rientrante nel settore della cooperazione sul quale presentare il progetto come ulteriore richiesta di finanziamento.
Di seguito quindi, indichiamo i possibili moduli sui quali potrebbe fondarsi lo sviluppo progettuale:
Modulo 1
Analisi di impatto della Micro finanza in Marocco
• L’oggetto d’analisi, ovvero il singolo o il nucleo familiare che usufruisce del programma di micro credito;
• Casualità: uno dei problemi centrali dell’analisi d’impatto è quello di comprendere in che misura i cambiamenti osservati nella vita dei clienti possano essere realmente attribuiti al programma di micro finanza. Si pone quindi il problema di individuare le relazioni di causalità tra le variabili considerate. Al fine di risolvere tale problema si deve considerare la questione relativa alla fungibilità del credito, ovvero alla difficoltà di determinare da chi e in quale maniera venga effettivamente utilizzato il credito, quanta parte in consumi e quanta parte per le attività produttive;
• Indicatori: gli indicatori devono quindi avere caratteristiche che li rendano validi e facilmente applicabili. Devono, inoltre, essere facilmente comprensibili all’intervistato, affidabili, robusti e sensibili, e devono poter essere applicati a costi ridotti;
• La misurazione del reddito, che ricopre una parte importante nella valutazione della condizione di povertà;
• Valutazione della povertà: esistono diversi metodi per misurare il livello di povertà, ma tra i più utilizzati troviamo gli Indicatori visuali di povertà, ovvero quelli basati sulla qualità della casa (House Index), o definizioni e classifiche date dalla collettività (Partecipatory Wealth Ranking), sono strumenti impiegati da molte istituzioni come punto di partenza per definire il livello di povertà dei potenziali clienti. Altri due strumenti estremamente utili sono spesso usati nell’analisi d’impatto: gli indici di empowerment femminile e l’Exit Analysis; i primi servono a osservare quali effetti l’accesso al credito abbia avuto sulla condizione femminile e sui rapporti di genere, il secondo è uno studio dei motivi che portano i clienti ad abbandonare il programma per avere informazioni utili su come migliorare l’azione delle istituzioni.
Modulo 2
Sviluppo capillare di un sistema di micro finanza, dotato dei servizi aggiuntivi necessari, gestito dalla Postal Bank Al Barid Bank
• Interventi per la sensibilizzazione e comunicazione dei servizi offerti ai beneficiari;
• Diversificazione dei prodotti finanziari offerti (esempi: Assistenza Sociale);
• Introduzione del servizio di Micro credito (prestiti individuali e collettivi);
• Educazione finanziaria dei clienti;
• Assistenza e consulenza a favore dei clienti con bassi livelli d’istruzione;
• Approccio orientato alla bancarizzazione per l’inclusione finanziaria e sociale, alla soddisfazione dei bisogni sociali d’emergenze e sviluppo della micro-imprenditorialità.
Modulo 3
Sviluppo delle azioni di micro imprenditorialità
• Sviluppo di interventi formativi mirati all’acquisizione di competenze, amministrative e fiscali e gestionali anche nel settore cooperativistico;
• Attuazione del processo di sviluppo della micro imprenditorialità sul territorio del Marocco anche attraverso partenariati tra organizzazioni senza fini di lucro marocchine e italiane nelle aree individuate dal programma (INDH).
Modulo 4
Settori di sviluppo della micro imprenditorialità
• Turismo rurale, marino, culturale;
• Produzione manifatturiera artigianale;
• Produzione agroalimentare e biologica sostenibile;
• Servizi portuali per la nautica da diporto;
• Servizi nel settore logistica.
Modulo 5
La promozione: comunicazione e marketing
• Sviluppo di strumenti audiovisivi e multimediali finalizzati alla comunicazione sociale, all’orientamento, alla formazione, allo sviluppo commerciale;
• Creazione di siti web commerciali;
• Campagne pubblicitarie;
• Eventi a tema.
Modulo 6
Monitoraggio dell’azione di attuazione progettuale
- Pubblicazione dei risultati in itinere ed ex post.
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