Manuale Import Export – Glossario Dogane
Glossario Dogane, Manuale con la terminologia Doganale
AEO (Operatore Economico Autorizzato – Authorized Economic Operator ): sono gli operatori che, richiedono all’autorità doganale competente di valutare il proprio grado di affidabilità nella sezione di catena logistica in cui operano. A seguito di una verifica possono vedersi accordato lo status di Operatore Economico Autorizzato Regolamenti CE 648/2005 e 1875/2006. La certificazione e lo status consentono vantaggi nelle operazioni doganali.
ATR: certificato utilizzato negli scambi tra Unione europea e Turchia, rilasciato dall’autorità doganale, attesta la c.d. posizione di libera pratica della merce. Da non confondersi con il certificato di origine preferenziale.
Air waybill: documento di trasporto aereo compilato in tutte le sue parti dalla compagnia aerea (vettore) dietro istruzioni del mittente.
Bill of lading (B/L): documento di trasporto marittimo (polizza di carico), perfeziona il contratto di trasporto marittimo, viene rilasciato dal vettore al caricatore, all’atto dell’imbarco sulla nave.
Bolletta doganale: documento cartaceo oppure telematico su cui viene resa la dichiarazione doganale, ossia la dichiarazione attraverso la quale il soggetto che movimenta merci da e/o per l’estero (o anche terzi per suo conto) comunica alle autorità doganali che tipo di operazione sta attuando (importazione temporanea o definitiva, esportazione temporanea o definitiva, introduzione a magazzino doganale, immissione in libera pratica, ecc.) e si impegna al pagamento dei diritti doganali dovuti. Viene redatta su formulario DAU (Documento Amministrativo Unico) come previsto agli Allegati 34 e seguenti del Reg. CE 2454/93 (DAC – Disposizioni di Applicazione del Codice).
Cad: centro assistenza doganale.
Carnet ATA (Temporary Admission – Admission Temporaire): derivante dalle parole inglesi e francesi Temporary Admission e Admission Temporaire; si agevola il movimento di merci mediante la semplificazione delle formalità alla dogana e la riduzione degli oneri per gli operatori. Si attua attraverso la sostituzione della normale documentazione doganale con i cd. Carnet ATA.
Carnet Tir: documento di garanzia speciale al quale viene vincolato il traffico di merci su strada a livello internazionale; consente ad un autoveicolo di arrivare a destinazione in uno stato terzo senza visti doganali negli Stati membri attraversati.
Cauzione: è una garanzia da prestare presso l’ufficio doganale interessato, per operazioni doganali con regimi sospensivi e/o economici, per un valore economico pari ai diritti che graverebbero sulla merce nel caso si trattasse di una operazione definitiva.
Certificato di analisi: sulla merce destinata ad essere esportata o importata, si tratta di un certificato rilasciato da uno dei laboratori chimici della dogana a seguito di un prelievo di campione in sestuplo effettuato dalla dogana competente in sede di visita.
CIM (Convenzione Internazionale Merci): è una convenzione di diritto pubblico collettivo internazionale. Regola i trasporti ferroviari tra vari stati; le nazioni che lega si impegnano a fare rispettare le clausole della convenzione nei rispettivi territori mediante apposita legge di ratifica.
Circuito doganale: locali e area destinati dalla dogana all’espletamento delle operazioni doganali.
Codice Doganale Comunitario (CDC) Regolamento CEE 2913/92, nuovo CDC Regolamento CE 450/08: è il Regolamento comunitario nel quale è presente tutta la normativa doganale, armonizzata e coordinata, con la sola eccezione del sistema sanzionatorio che è escluso.
CMR (lettera di vettura): lettera di vettura internazionale relativa al trasporto di merci su strada; convention relative au contract de transport international de marchandises par route.
DAU (Documento Amministrativo Unico): è il formulario unico che secondo la normativa comunitaria, viene utilizzato in tutti i casi in cui si faccia riferimento a una dichiarazione di importazione, esportazione o di vincolo ad altro regime doganale, compreso il regime di transito comunitario.
DAE (Documento Accompagnamento Esportazione): è il formulario rilasciato dall’ufficio di esportazione che ha il compito di scortare la merce fino all’ufficio doganale di uscita dalla Comunità; cui ufficio va presentato al fine di appurare l’operazione e anche per inserire nel sistema AIDA il tutto in modo da chiudere il movimento. Questo si rende necessario anche per l’ottenimento del c.d. “visto uscire” ai fini Iva.
Dazi all’importazione: sono i dazi doganali insieme alle tasse di effetto equivalente, e alle altre tasse all’importazione previste all’interno della PAC (Politica Agricola Comunitaria) o in regimi specifici che riguardano gli scambi di talune merci, ottenute dalla lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli.
Deposito doganale: si configura così qualunque luogo autorizzato dalle autorità doganali e sottoposto al controllo, dove le merci possono essere stoccate / immagazzinate alle condizioni stabilite dalla normativa vigente.
Documento di trasporto (DDT): è il documento che comprova il trasporto della merce dal luogo identificato come di “carico” sino alla destinazione finale; è differenziato a seconda del tipo di vettore utilizzato.
EFTA (European Free Trade Association): è una organizzazione intergovernativa ed una zona di libero scambio in seno all’Europa che include Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera.
EDI (Electronic Date Interchange): è un procedimento informatico che consente la sostituzione della dichiarazione scritta (DAU) mediante una trasmissione elettronica di dati strutturali in messaggi, completamente identici al contenuto delle dichiarazioni scritte originali.
EORI: il sistema EORI ha lo scopo di avere un unico codice di identificazione doganale (chiamato codice EORI) relativo all’operatore economico e riconosciuto da tutte le autorità doganali comunitarie. In Italia il codice EORI corrisponde alla partita Iva o al codice fiscale del soggetto; è sufficiente far precedere lo stesso dal codice ISO italiano IT.
Esportazione: consiste nell’espletamento di tutte le formalità doganali di esportazione, a cui segue l’uscita dei prodotti dal territorio doganale comunitario.
Esportazione definitiva: invio di merci comunitarie al di là del territorio doganale della Comunità Europea in via definitiva.
Esportazione temporanea: è l’operazione doganale che consente all’esportatore di inviare dei beni all’estero in assenza di una compravendita, per partecipazione a manifestazioni fieristiche, a scopo di riparazione, in conto visione, o per eventi sportivi, per tentata vendita, altro. E’ necessario far richiesta dell’autorizzazione presso l’Ufficio doganale territorialmente competente in relazione alla residenza dell’istante, fornendo altresì tutti i documenti che attestino la motivazione della richiesta, comunicando inoltre le operazioni che si intende porre in essere all’estero e il periodo di tempo necessario. Una alternativa più rapida e agevole consiste nella richiesta di Carnet ATA, sempre che il Paese in cui si desidera spedire i beni abbia aderito alla Convenzione ATA e sia inclusa il tipo di operazione da porre in essere.
EUR.1: è il certificato rilasciato dalle autorità doganali della EU e dalle autorità dei Paesi terzi con i quali la l’Unione Europea ha siglato accordi commerciali e doganali, al fine di certificare la c.d. origine preferenziale dei beni ed ottenere così un trattamento tariffario agevolato.
Immissione in libera pratica: è il regime doganale che attraverso il pagamento dei dazi doganali e il completo assolvimento delle misure di politica commerciale e di fiscalità locale, determina la libera circolazione della merce estera nel territorio EU, sottoponendola esclusivamente ai soli vincoli fiscali.
Importazione: consiste nell’espletamento di tutte le formalità doganali di importazione, dopo l’introduzione della merce all’interno del territorio doganale della Comunità Europea.
Importazione definitiva: è il regime tramite il quale vi è l’introduzione definitiva della merce nello Stato Membro dell’Unione Europea, previo pagamento di diritti doganali e l’assolvimento di tutte le formalità stabilite.
Importazione temporanea: è l’operazione doganale che permette l’introduzione temporanea delle merci nel territorio comunitario a scopo di partecipazione a manifestazioni fieristiche, sportive, in conto visione, per riparazione merce, per tentata vendita, ecc. Deve essere richiesta preventivamente la autorizzazione all’Ufficio doganale territorialmente competente in relazione alla residenza dell’istante, pertanto fornendo la documentazione che giustifichi il motivo della richiesta, comunicando il dettaglio delle operazioni che si intendono attuare ed il periodo di tempo necessario. Anche in questo caso è possibile l’utilizzo del Carnet ATA.
Lettera CIM (L/V): è il documento di trasporto ferroviario compilato in caso di spedizione ferroviaria.
Lettera di vettura (CMR): è il documento base che regolamenta il contratto di trasporto stradale stipulato in ottemperanza della Convention relative au contrat de trasport international de marchandises par route.
MRN (Movement Reference Number): è il numero identificativo delle operazioni doganali di esportazione o di esportazione abbinata a transito. L’MRN identifica in modo univoco, ogni operazione ed è fondamentale che l’operatore commerciale ne venga in possesso per poter verificare l’effettiva uscita della merce dal territorio doganale della Comunità Europea ed attestarne quindi la non imponibilità fiscale ai fini Iva.
Nazionalizzazione: è il processo di equiparazione delle merci estere che sono state definitivamente importate, a quelle nazionali, agli effetti della legge doganale dello stato in questione.
Nomenclatura combinata (NC): è la nomenclatura della merce a otto cifre, che comprende circa 9500 voci con le relative aliquote daziarie; L’NC costituisce la base di partenza per la determinazione della TARIC a 12 cifre.
NCTS (New Computerized Transit System): sistema informatizzato attraverso il quale tutti i movimenti di merci possono essere gestiti per via telematica e dunque non tramite la presentazione delle dichiarazioni presso le competenti dogane. Favorirà quando entrerà pienamente in funzione, la semplificazione e l’unificazione delle procedure di transito tra l’Unione e Paesi Efta e Visegrad (Rep. Ceca, Polonia, Slovacchia, Ungheria) con il miglioramento della circolazione dei beni, una più efficace attività preventiva di antifrode, un forte snellimento dei servizi, ed una sensibile riduzione dei costi.
Origine Comunitaria: serve per definire quando un prodotto può essere considerato originario della Comunità ossia se è interamente ottenuto nell’UE o se l’ultima trasformazione o la lavorazione sostanziale sono avvenute nella Comunità conformemente agli artt. 23 o 24 del Reg. CEE 2913/92.
Pallets: sono piattaforme di carico e scarico aventi lo scopo di agevolare le operazioni di manipolazione o handling delle merci nelle varie tipologie di trasporto e di eliminare, quando è possibile, l’uso di un imballaggio esterno.
Perfezionamento attivo: è il regime doganale della importazione temporanea per lavorazione di merci o semilavorati da riesportare successivamente sotto forma di prodotti finiti.
Perfezionamento passivo: è il regime doganale della esportazione temporanea per la lavorazione di merci che devono essere poi reimportate successivamente sotto forma di prodotti finiti.
Posizione doganale delle merci: è il termine che si usa per indicare se si tratti o meno di merci comunitarie.
Prodotti di base: sono i prodotti destinati all’esportazione prima dell’attività di trasformazione che li rende prodotti trasformati o merci; le merci destinate all’esportazione previa trasformazione, altrettanto sono classificate come prodotti di base.
Prodotti trasformati: sono i prodotti ottenuti dalla lavorazione e trasformazione di prodotti di base e ai quali si applichi una restituzione all’esportazione.
Procedura semplificata di accertamento: possono usufruirne imprese commerciali industriali, e agricole, private e pubbliche, le cui attività ricadono nell’art. 2195 C.C. E’ il particolare regime che permette l’esonero della presentazione della merce in dogana, con la sostituzione dei controlli fisici, con controlli amministrativi indiretti, basandosi sulle scritture e sulla contabilità aziendale che l’impresa è tenuta a rendere visibili agli organi doganali;
Regime doganale: è il termine che stabilisce il tipo di dichiarazione e bolletta doganale a cui verranno vincolate le merci. Tipologie più frequenti: Esportazione, Transito, Deposito doganale, Immissione in libera pratica, Perfezionamento attivo, Perfezionamento passivo, Trasformazione sotto controllo doganale, Ammissione temporanea.
Reintroduzione in franchigia: è il regime attraverso il quale le merci appartenenti al territorio doganale EU, esportate definitivamente, possono essere introdotte nel territorio dell’Unione, senza il pagamento dei dazi all’importazione (franchigia), a condizione che le merci in oggetto, siano comunitarie (e sia comprovata la loro origine), e che non vi sia stata alcuna trasformazione; l’operazione deve avvenire entro i tre anni dalla data di esportazione definitiva.
Ri-confezionamento: è un modalità di manipolazione delle merci, trattasi nello specifico di una delle c.d. operazioni minime, sempre insufficiente al cambiamento di origine dei beni manipolati e consentita previa presentazione di opportuna istanza per l’ottenimento della relativa autorizzazione, per merci che si trovino ancora sotto vincolo doganale. È possibile che sia effettuato il riconfezionamento all’interno di depositi o spazi doganali pubblici o privati, o in magazzini di temporanea custodia o in depositi fiscali Iva / accise.
SA (Sistema Armonizzato delle tariffe doganali): è la sigla che identifica una convenzione stipulata da numerosi Paesi in merito alla armonizzazione delle tariffe doganali.
SEE: è lo spazio economico Europeo costituito da Unione europea + Norvegia, Islanda, Liechtenstein.
Spazi doganali: sono tutti i locali in cui funziona un qualunque servizio doganale e tutte le aeree nelle quali la dogana esercita temporaneamente e permanentemente la vigilanza ed il controllo; si riferisce anche a stabilimenti industriali, magazzini di spedizionieri all’interno dei quali si trovano i funzionari doganali per adempiere alle operazioni doganali.
Spedizioniere doganale: è la persona fisica, iscritta nell’apposito albo, e abilitata alla professione di rappresentanza di terzi, nei confronti della autorità doganale.
T 1 : è il simbolo che indica la spedizione effettuata in regime di transito comunitario esterno e si riferisce al movimento delle merci, che non sono originarie o in libera pratica nella Comunità Europea: sono merci di paesi terzi che non sono state ancora nazionalizzate in uno degli Stati membri, oppure che debbono transitare attraverso il territorio della CE, per essere poi successivamente esportate verso Paesi terzi.
T 2: è il simbolo che indica la spedizione effettuata in regime di transito comunitario interno e si riferisce al movimento delle merci, che sono in libera pratica oppure in libera circolazione nei paesi della Comunità Europea, qualora venga attraversato uno Stato terzo.
TARIC (Tariffa Integrata Comunitaria): sistema di classificazione delle merci interamente numerico, attraverso il quale le merci sono identificate con un codice a 10 cifre, al quale corrisponde in definitiva un’aliquota daziaria. La TARIC è utilizzata da tutti i Paesi membri dell’EU ed è obbligatoria.
Territorio doganale comunitario: è il territorio in cui si applica il Codice Doganale Comunitario, non coincide con la somma dei territori, su cui esercitano la sovranità i singoli Stati membri, essendo previste alcune esclusioni di zone che appartengono ai vari territori nazionali; di contro tuttavia ci sono anche alcune inclusioni di territori che non fanno parte degli Stati membri dell’EU. Nel territorio doganale comunitario è applicata obbligatoriamente e in modo uniforme, la normativa doganale comunitaria.
TIR: è l’acronimo di transports Internationaux Routiers.
Titolo di esportazione (Agrex): sono i certificati di esportazione che sono rilasciati dal Ministero dello Sviluppo Economico, che autorizza l’esportazione di prodotti di natura agricola, verso paesi terzi durante il suo periodo di validità. Se sono prefissati, vanno a determinare l’aliquota di restituzione, da applicare nel caso della restituzione all’esportazione.
Trasformazione sotto controllo doganale: è il regime che permette di utilizzare all’interno del territorio doganale della Comunità, delle merci non comunitarie, per sottoporle ad operazioni che ne modificano la specie e lo stato, tuttavia senza che queste merci siano soggette a dazi, all’importazione e anche alle misure di politica commerciale. Successivamente è consentito immettere in libera pratica, dopo il pagamento dei dazi all’importazione, i prodotti risultanti da tali operazioni (ossia i prodotti trasformati).
Trasporto (contratto): è il contratto mediante il quale una parte, denominata vettore, si obbliga a trasferire dei beni da un luogo designato ad un altro, entro un determinato tempo concordato nel contratto e dietro pagamento di un corrispettivo; il vettore effettua il trasporto, per conto di una persona (il mittente) e si obbliga a consegnare le merci ad altra persona (il destinatario).
Trasporto combinato: è il trasporto operato attraverso più vettori di diverso tipo.
Trasporto intermodale: è il sistema di trasporto che coinvolge due o più modalità di trasporto differenti senza dover ricorrere a delle rotture di carico, nel passaggio tra un mezzo di trasporto e l’altro.
Trasporto multimodale: è il ricorso coordinato a più mezzi di trasporto, per effettuare il trasferimento dei beni dal punto di partenza, alla destinazione finale.
Visto uscire dalla Comunità: è l’attestazione apposta dagli uffici doganali competenti e comprovante l’uscita dei beni dalla Comunità Europea via terra. Oggi è riferibile al c.d. appuramento attestato dal risultato di uscita, liberamente consultabile sul sito http://www.agenziadogane.it dell’Agenzia delle Dogane.
(selezionare: L’operatore economico/e-customs AIDA/AES – Automated Export System)
Zona / Deposito franco (CDC Regolamento CE 450/08): sono porzioni fisiche di territorio delle dogane all’interno della Comunità Europea (aree coperte e / o scoperte, magazzini, ecc.), nelle quali le merci non comunitarie, per via dell’applicazione dei dazi e delle misure di politica commerciale in importazione, sono assimilate a merci non situate fisicamente nel territorio doganale della Comunità Europea, purché le merci non siano immesse in libera pratica oppure assoggettate ad un diverso regime doganale, né consumate o utilizzate in condizioni differenti da quelle previste dalla normativa vigente.