ONU – Organizzazione delle Nazioni Unite
“L’ ONU per la Giornata della Memoria”
AUTRICE: Giulia Turchetti
Gennaio 2018
Come si arriva all’ ONU? Dalla Società delle Nazioni Unite all’ ONU
Tra le numerose organizzazioni internazionali è l’ ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) a rivestire un ruolo chiave e determinante sulla scena mondiale. Essa consiste nell’Unione di Stati e i cui poteri sono sovranazionali. Oggi l’ ONU ha concluso mezzo secolo di vita, e deve la sua esistenza ai numerosi Stati Membri che la compongono, che sono tuttora in notevole aumento, in ragione della conquista dell’indipendenza da parte delle ex colonie.
L’ ONU è un’organizzazione le cui origini si fondano sulle ceneri dell’antica Società delle Nazioni. Quest’ultima infatti fu istituita dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e visse soltanto un quarto di secolo. Con lo scopo di garantire la pace e prevenire gli orrori di cui la Grande Guerra era stata responsabile, essa seppe risolvere controversie mediante la conciliazione, ricorrendo soltanto laddove fosse stato necessario all’uso della forza armata. Fu in grado di promuovere la cooperazione internazionale, e per questo ottenne grandi riconoscimenti.
I risultati positivi che conseguì negli anni che vanno dal 1920 al 1932 ebbero l’effetto di renderla nota come il centro della diplomazia europea. Ma a partire dalla metà degli anni ’30 la Società cominciò ad assistere al suo lento ma progressivo declino. Se infatti gli Stati Uniti si erano fatti promotori della sua creazione, in quegli anni l’allora presidente Wilson decretò il ritiro del Paese dalla Società delle Nazioni, indebolendola notevolmente. Infatti ciò che ne derivò fu lo strapotere delle nazioni europee, quali Francia ed Inghilterra: la Società delle Nazioni aveva assunto un carattere troppo eurocentrico che causò la sua stessa fine. Inoltre una serie di eventi, come ad esempio l’occupazione tedesca della Renania nel 1936, facevano presagire lo scoppio di un imminente conflitto: quello che sarebbe poi diventato noto come la Seconda Guerra Mondiale.
Tuttavia benché la Società delle Nazioni si sia rivelata essere fallimentare, denotò un importante momento di crescita per il sistema amministrativo internazionale. Pertanto l’ ONU rappresenta lo sviluppo della Società delle Nazioni, perché condivideva, tra i tanti aspetti, il sostenimento della pace e prevenire conflitti d’ogni genere. La sua Carta fu firmata nel 1945 a San Francisco.
L’ ONU vuole promuovere il progresso sociale, reprimere l’intolleranza e garantire la sicurezza internazionale. Talvolta per esigere il rispetto delle sue disposizioni fa ricorso ai “caschi blu”, che si fanno garanti della sospensione degli atti bellici. Supervisiona il rispetto e le violazioni dei diritti umani negli Stati ONU, informando l’opinione pubblica sullo stato dei diritti umani nel mondo. Tuttavia nella sua lunga storia, l’
ONU, benché si sia fatta promotrice di importanti cause, come il mantenimento della pace e della sicurezza a livello globale, non ha altrettanto impedito il verificarsi di atroci guerre che sono ancora in corso.
Istituti specializzati
Ad oggi l’ ONU conta di numerosi istituti specializzati, ciascuno dei quali espleta una funzione peculiare. Tra i tanti ad esempio: l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), l’Organizzazione per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), e il Fondo internazionale delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF).
UNICEF e UNHCR sono inoltre esempi di ONG, cioè organizzazioni non governative, le quali si contraddistinguono maggiormente per due aspetti che sono: il carattere privato e l’assenza di profitto. Infatti ricevendo una parte importante dei loro introiti da fonti private, si impegnano per lo sviluppo dei paesi che sono più arretrati dal punto di vista sociale ed economico.
La Giornata della Memoria
Nel 2005 l’ ONU ha istituito una ricorrenza internazionale di non trascurabile importanza: la Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto. L’ ONU ha decretato questa data, poiché il 27 gennaio 1945 avveniva la liberazione dei campi di concentramento. In questa giornata, inoltre, l’intolleranza, l’odio e l’aggressività verso persone e comunità motivate da differenze religiose ed etniche sono condannate senza riserva. È importante e soprattutto necessario ricordare, perché per essere cittadini consapevoli la conoscenza di fatti e avvenimenti realmente accaduti è una prerogativa fondamentale. Quello che la storia ci tramanda è un genocidio razionale, ben organizzato, che si avvaleva della tecnologia e di impianti efficienti per sterminare un popolo intero nel cuore dell’Europa. Gli stati membri dell’ ONU hanno il dovere di trasmettere alle nuove generazioni le “lezioni dell’Olocausto”, e a tal fine i luoghi storicamente significativi della Shoah vanno conservati. L’ ONU rifiuta apertamente il negazionismo.
Pertanto ad oggi il Segretario generale dell’ ONU, Antonio Guterres, rivolge un’esortazione alla quale non si può restare indifferenti: e cioè quella di “restare uniti contro la normalizzazione dell’odio, perché ogni qual volta e dovunque i valori dell’umanità vengono abbandonati, siamo tutti a rischio. Tutti noi abbiamo la responsabilità di resistere al razzismo e alla violenza con immediatezza, chiarezza e decisione. Con l’educazione e la comprensione, possiamo costruire un futuro fatto di dignità, diritti umani e coesistenza pacifica per tutti.”
FONTI: ( articolo ONU )